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Il MoodleMoot Italia fa tappa a Firenze, il cui centro storico è patrimonio Unesco, per continuare ad essere il principale momento di aggregazione dei Moodler italiani, condividere ricerche ed esperienze e scoprire le novità da Moodle HQ.
Quest’anno sarà organizzato dall’Associazione Italiana Utenti Moodle (AIUM) in collaborazione con l’Università degli Studi di Firenze.
Nelle tre giornate si approfondirà l’uso di Moodle in risposta ai mutati scenari nel campo dell'istruzione e della formazione e verranno presentati Moodle 4.2 e Moodle 4.3.
Interventi video registrati:
- Bootstrap 5 Upgrade - Ferran Recio (Technical Architect, Moodle HQ)
- Web Services - The Future is Bright (Andrew Lyons, Principal Architect for Moodle LMS, Moodle HQ)
Negli ultimi decenni, la gamification ha visto una notevole diffusione in vari settori, tra cui quello educativo. Tale approccio prevede l’utilizzo di elementi e dinamiche di gioco per coinvolgere e motivare le persone in contesti non ludici. Nell’ultima edizione 2022-23 del progetto Digital Math Training sono state intensificate le strategie di gamification, in parte già esistenti nelle edizioni precedenti, sfruttando le potenzialità di Moodle. In particolare è stato utilizzato il plugin commerciale Level UP XP+ che ha consentito agli studenti coinvolti nel progetto di collezionare e accumulare punti, ricevere badge e salire di livello, guadagnando sempre più Sustainable Development Goals. L’elaborato presenta i risultati, ottenuti da una prima analisi dei dati ricavati da 141 studenti, circa la percezione riguardo le strategie di gamification implementate. Ulteriori analisi hanno permesso di capire l’impatto e gli effetti sugli studenti delle metodologie adottate in termini di partecipazione alle attività proposte dal progetto.
Un corso di aggiornamento per docenti, proposto dall'Accademia dei Lincei, ha affrontato il tema dello storytelling in matematica. L'idea, ambiziosa ma di successo, è stata quella di spingere i docenti a ideare un racconto con l'intento di proporre agli studenti, in maniera diversa dal solito e più allettante, alcuni argomenti matematici. Il gruppo con cui ho lavorato io ha scelto il tema delle disequazioni e dei sistemi di disequazioni. La storia è stata caricata su Moodle, utilizzando varie tipologie di risorse. Nella fase di sperimentazione la classe è stata divisa in un gruppo di ATTORI e due gruppi di OSSERVATORI: a ciascuno è stato assegnato un personaggio con determinate caratteristiche da impersonare e il gruppo, nel suo insieme, doveva comprendere le necessità che emergevano dalla storia ed arrivare ad una soluzione o risposta condivisa da tutto il gruppo. Tutti dovevano leggere e comprendere la storia presentata su Moodle; le interazioni all'interno del gruppo dovevano avvenire su chat e forum di Moodle; le risposte del gruppo-attori per poter proseguire richiedevano, di volta in volta, di caricare foto di risoluzione del problema o di rispondere correttamente a un quiz integrato. I gruppi di osservatori dovevano sia leggere ed interpretare la storia, sia osservare se i protagonisti si comportavano secondo le indicazioni dei personaggi a loro assegnati. Anche le osservazioni ed interazioni dei gruppi-osservatori sono avvenute in piattaforma Moodle. Al termine di ogni episodio gli studenti cambiavano ruolo ed accedevano in piattaforma con credenziali diverse, in modo da sperimentare le varie figure. L’idea di erogare tutta l’attività su Moodle è stat molto interessante, perché ha costretto gli studenti a prendere confidenza con lo strumento e servirsene per poter avanzare nella storia.
Dal 2018 lavoro alla creazione di un questionario per la valutazione delle competenze digitali basato sul Framework Europeo “DigComp” [1]. Lo scopo è quello di creare uno strumento “facile da utilizzare” e “bello da vedere” che potesse alleggerire l’autovalutazione tramite elementi di gamification e storytelling.
Il contributo presenta un’attività formativa svoltasi nel contesto dell’insegnamento di Teoria della Letteratura (a.a. 2022-2023) del corso di Laurea Magistrale in Lettere Moderne dell’Università degli Studi di Milano, con il supporto di risorse di Ateneo come ufficio Faculty Development e CTU. L’attività rispondeva ai principi dell’allineamento costruttivo e aveva carattere partecipativo e di gruppo. Il suo scopo era favorire un apprendimento critico degli argomenti del corso mediante la loro discussione e un’attività di scrittura collaborativa che doveva produrre due wiki tematici, sull’ermeneutica filosofica di Martin Heidegger e su quella di Hans-Georg Gadamer. Congiuntamente, l’attività doveva favorire lo sviluppo di competenze di scrittura, relazionali e di lavoro di gruppo e promuovere una maggiore interazione con il docente, anche in vista della valutazione. Per realizzarla, si sono usati strumenti della suite di Moodle: per la creazione dei gruppi, per lo sviluppo dei due wiki e per somministrare agli studenti, ex post, un questionario di valutazione dell’esperienza. Complessivamente, le valutazioni del docente e quelle degli studenti indicano che gli obiettivi formativi sono stati raggiunti e che gli strumenti usati si sono dimostrati efficaci.
Il Progetto Erasmus+ FOREE (2023-2025) coinvolge 4 partner – con sedi in Austria, Estonia, Germania e Italia - attivi nell’ambito della formazione forestale e interessati ad una migliore integrazione delle tecnologie digitali in questo ambito. Nella prima parte del 2023, i partner hanno realizzato un rapporto sul blended learning nella formazione forestale raccogliendo contributi da 89 insegnanti e direttori di 37 centri di formazione in 9 Paesi – attraverso un questionario online – e da 71 insegnanti e direttori di 24 centri e istituzioni che hanno preso parte a sei focus group a livello sia nazionale, sia europeo.
I dati indicano la volontà di realizzare scambi di buone pratiche cui FOREE ha risposto con due strumenti: un Digital Toolbox e un corso e-learning (Moodle 4.1.4.) UniPD articolato in 4 moduli - con attenzione per gli aspetti di design e per i video educativi - che vengono attualmente testati nei 4 Paesi: i risultati verranno presentati al MoodleMoot Italia 2023.
Come rendere più facilmente comprensibili ed accessibili alle categorie di studenti BES e DSA le valutazioni, i quiz e gli esami online con la tecnologia assistiva di sintesi vocale di ReadSpeaker.
Uno strumento pratico che migliora l'inclusività e mette tutti gli studenti sullo stesso piano, creando istantaneamente una versione audio di esami, test, quiz, compiti e altre valutazioni.
L’impegno delle istituzioni universitarie rispetto ai processi di inclusione è progressivamente aumentato negli ultimi anni, anche grazie alla spinta del digitale e alle nuove soluzioni per l’accessibilità. In parallelo, diventa urgente formare il personale al fine di aumentare il livello di consapevolezza e diffondere buone pratiche nell’utilizzo degli ambienti di apprendimento e nella produzione dei materiali didattici accessibili. Nell’anno accademico 2022/2023, l’Ateneo di Firenze ha sviluppato un percorso di formazione online sul tema dell’accessibilità all’interno della piattaforma Moodle rivolto al personale ricercatore neoassunto. Il contributo presenta le scelte di design del corso, i riscontri raccolti dai partecipanti, in termini di tematiche affrontate e strategie formative, e delinea possibili miglioramenti e ampliamenti delle azioni formative rivolte al personale docente sul tema.
I MOOC si riconfermano una sfida in materia di apprendimento online, sia nell’ambito dell’autoformazione, sia nell’ambito della formazione curriculare universitaria. Ma cosa succede se affidiamo ad un MOOC il compito di orientare e formare gli studenti appena arrivati all’Università? Trattandosi delle nozioni di base, le prime in un contesto nuovo, occorre garantire un’esperienza di apprendimento che sia quanto più coinvolgente possibile, senza dimenticare perciò, la varietà delle attività proposte. É il caso del MOOC “Riuscire all’Università: Promozione delle abilità di studio”, realizzato su idea delle Prof.sse Barbara Carretti e Chiara Meneghetti del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università degli Studi di Padova dall’Ufficio Digital Learning & Multimedia della stessa Università. Il corso è stato realizzato sulla piattaforma EduOpen con molte delle attività e risorse a disposizione nella corrente versione di Moodle.
Keywords – Apprendimento, MOOC, interazione, varietà, tecnologia, e-learning, learning design.
Negli ultimi anni, la società moderna ha posto sempre maggiore attenzione ai temi dell'accessibilità e dell'inclusione, seguendo la strada indicata da iniziative come l'Agenda ONU 2030. Questi temi sono fondamentali anche nel contesto universitario, che mira a creare un ambiente didattico-educativo aperto a tutti. Il presente lavoro illustra un caso di studio che ha coinvolto il Dipartimento di Lingue e Letterature Straniere dell'Università di Verona in una sperimentazione triennale sull'uso di tecnologie digitali per creare materiali didattici accessibili. Il contributo esamina i risultati ottenuti, inclusi dati di utilizzo e livello di accessibilità dei documenti, e discute le sfide affrontate, fornendo importanti lezioni apprese e prospettive future.
Questo workshop si propone di fornire una panoramica approfondita sulla creazione o modifica di un Theme Moodle. Durante il workshop, gli partecipanti avranno l'opportunità di imparare come utilizzare il sistema di templating di Moodle per personalizzare l'aspetto di un corso Moodle e adattarlo alle proprie esigenze.
Join us for an insightful presentation on the Moodle Product Vision, the compass that will guide the development and evolution of Moodle for the years to come.
With a steadfast commitment to Harnessing Creativity, Facilitating Collaboration, and Optimising Outcomes, this vision paves the way for an exciting and transformative future for our platform.
We will delve into the Moodle Product Roadmap and unveil how, with our community of Moodle supporters, we will continue to merge the power of technology and education to reshape the learning experience.
Don't miss this opportunity to be inspired and discover the possibilities that lie ahead.
Questo paper descrive il modello di Digital Learning proposto dall'Istituto di Scienze Militari Aeronautiche, ponendo enfasi sulle potenzialità esprimibili da Moodle come strumento cruciale per l’applicazione dei principi del Digital Learning in ambito andragogico. L’obiettivo è evidenziare come un approccio educativo moderno, integrato con le tecnologie digitali, sia essenziale per sviluppare le competenze necessarie in un mondo in evoluzione. Viene illustrato un modello basato su “7 principi chiave del Digital Learning”, quali usabilità, alternanza, strutturazione, coinvolgimento, bilanciamento, supporto e misurazione, fondamentali per garantire un’applicazione efficace delle nuove tecnologie nell'educazione. Infine, gli autori intendono mostrare come strategie didattiche meno tradizionali, tra cui flipped classroom, peer evaluation, casi e autocasi, project work, breakout rooms, webinar, comunità di pratica e gamification, possano essere applicate attraverso gli strumenti offerti da Moodle in aderenza ai principi illustrati.
Keywords – strategie didattiche, digital learning, andragogia, Moodle
Disability is a conflict between someone’s functional capability and the world we have constructed - be it the physical or digital world. Looking through the lens of the social view of disability, it is therefore the product (course and content) that creates the barriers, not the person accessing the content. ("A web for everyone" by Sarah Horton and Whitney Quesenbery)
So to create truly inclusive courses, we need to avoid creating the barriers, and remove the ones that are there and adopt the practice of accessibility - putting people and their needs first.However, without understanding what the barriers can be this is a tall ask.
This session will look at some of the common barriers that get created in online content, how to avoid building them and how to fix them.
Negli ultimi anni la piattaforma Moodle è diventata sempre più il punto di riferimento per l'erogazione di corsi in modalità blended e MOOC per la formazione del personale scolastico (docenti,personale ATA, DSGA, DS) in Piemonte. E' utilizzata in diversi contesti quali l'Ufficio Scolastico Regionale (USR), alcuni poli Poli Formativi per la Transizione Digitale e i docenti dell'Equipe Formativa Territoriale (EFT) del Piemonte.
In questo contributo presenteremo alcuni aspetti comuni ai diversi contesti di utilizzo, quali la possibilità di avere la stessa tipologia di piattaforma favorendo la diffusione degli standard Moodle all'interno della scuola italiana, di fornire repository di materiali condivisi, e di creare community dei partecipanti. Saranno mostrati alcuni esempi di implementazioni particolari: FAD per gli adulti e formazione DS neoassunti, corsi online e blended per docenti e personale ATA, condivisione risorse hardware tra scuole e poli formativi per la gestione di corsi e attività, stesse piattaforme condivise anche tra percorsi di natura differente.
Infine, mostreremo come grazie alla integrazione di Moodle nella piattaforma ministeriale SCUOLA FUTURA (https://scuolafutura.pubblica.istruzione.it/), siano stati potenziati alcuni aspetti dell'azione formativa: riducendo il lavoro dei formatori e semplificando il raggiungimento dei discenti, fornendo una unica repository per permettere ai corsisti di usufruire del materiale utilizzato e/o per effettuare le varie attività asincrone che prevedono delle consegne da effettuare, offrendo una piattaforma indipendente, facilitando le procedure di accesso attraverso l'integrazione e l'utilizzo di SPID e CIE.
In questo contributo si esplora un insieme di procedure e di strumenti software per la produzione di pacchetti didattici da realizzare in tempi ridotti e da utilizzare in architetture di formazione più complesse.
Moodle ha fornito le sue potenzialità sia in fase di progettazione e creazione degli oggetti, sia in fase di test per la verifica del comportamento degli stessi a seguito di una personalizzazione attuata con un applicativo open esterno; ha altresì offerto un ambiente di lavoro condiviso sicuro ed immediato per gli scambi con chi ha commissionato il lavoro ed è stato infine utilizzato come host per la pubblicazione dei contenuti all'interno di un percorso strutturato. La soluzione studiata ha avuto un impatto non trascurabile anche in termini economici: notevole risparmio di risorse in precedenza destinate al pagamento di società esterne incaricate che si avvalgono di costosi tool proprietari.
Questa esperienza d'uso della piattaforma ha consentito di elaborare indicazioni metodologiche e pratiche per la creazione in pochi semplici passaggi di contenuti formativi riutilizzabili in situazioni analoghe. L’occasione è stata utile per riflettere sulla realizzazione di pacchetti auto consistenti ai fini dell’interoperabilità.
Nel corso dell'intervento, dopo un'iniziale richiamo alle nuove linee guida dello Stato Maggiore Difesa sulla Formazione Digitale Integrata, verranno trattate:
L'applicazione delle suddette linee guida nell'ambito dei corsi tenuti dal CASD, la nuova Università della Difesa
Le prospettive future in ambito interforze, incluse le applicazioni di I.A.
La formazione digitale dei docenti (secondo il framework di competenze EU, DigicompEdu), lo sviluppo della Comunità di pratica ed il concorso di Instructional Designers per i moduli/corsi e-learning
il rinnovamento del sistema di valutazione delle metodologie e tecnologie per la didattica, ricorrendo anche ai sondaggi periodici con il tool EU SELFIE
La spinta all’innovazione della didattica in ambito universitario, rafforzata anche dal periodo pandemico e dalle successive riflessioni sulla Didattica da Remoto in Emergenza (ERE), ha portato un rinnovato interesse verso approcci didattici di tipo misto, in grado di combinare i benefici della didattica in presenza con quelli della didattica a distanza. Proprio per rispondere a queste esigenze, l’Università di Firenze ha istituito un Gruppo di Lavoro per l’Innovazione digitale, che ha promosso una sperimentazione della modalità didattica blended, in particolare nei corsi di studio magistrali di tipo convenzionali, ovvero vincolati dalla normativa vigente a erogare a distanza un massimo del 10% dei CFU totali del corso. La sperimentazione ha preso avvio con una fase pilota nel 2021/22 ed è poi proseguita nell’anno accademico successivo con il coinvolgimento di 45 insegnamenti su 22 Corsi di Laurea. Il contributo descrive le azioni di sostegno per la realizzazione della sperimentazione e illustra i risultati dei dati raccolti al fine di mappare il punto di vista dei docenti e degli studenti sull’efficacia del blended, anche in relazione ai diversi approcci didattici implementati all’interno della piattaforma Moodle per la didattica.
A seguito del periodo pandemico, l'Ateneo di Firenze ha avviato una sperimentazione della didattica in modalità blended, al fine di verificarne l'efficacia e i possibili benefici derivanti dalla combinazione di didattica in presenza e didattica a distanza. La sperimentazione ha preso avvio con una fase pilota nel 2021/22 ed è poi proseguita nell’anno accademico successivo, coinvolgendo 45 insegnamenti su 22 Corsi di Laurea Magistrali. I docenti hanno ricevuto supporto nella progettazione dei propri insegnamenti, e hanno utilizzato la piattaforma Moodle di Ateneo per implementare e monitorare le attività didattiche a distanza assegnate ai propri studenti. La sessione approfondisce attraverso le esperienze dirette dei docenti i modelli possibili di approccio didattico in modalità blended, offrendo così una panoramica sulle funzionalità di Moodle maggiormente utilizzate.
Area biomedica
- Francesca Magherini e Alessandra Modesti (SBSC “Mario Serio”)
- Maria Renza Guelfi e Marco Masoni (DMSC)
Area delle Scienze Sociali
- Niccolò Usai (DSG)
Area Tecnologica
- Erminio Monteleone (DAGRI)
Area Umanistica e della Formazione
- Annick Farina (FORLILPSI)
Un incontro informale per chi desidera approfondire le novità della versione 4.3 navigando insieme in un ambiente di prova sperimentando i vari ruoli.
Nel 2019 è stato lanciato presso il Dipartimento di Scienze Cliniche e Biologiche dell'Università degli Studi di Torino un progetto multimediale denominato Videolibrary. Il progetto si propone di rendere disponibili risorse video per gli studenti che frequentano il corso di Medicina e Chirurgia. Questo articolo mostra lo sviluppo di contenuti elettronici per la formazione medica a partire dai video. I contenuti multimediali, inizialmente prodotti da un fornitore esterno, sono stati successivamente rielaborati tramite H5P, uno strumento di creazione open source che consente ai creatori di produrre contenuti interattivi riutilizzabili. Il risultato è stata la trasformazione di tre video da 30-40 minuti in tre supporti didattici interattivi, ospitati sulla piattaforma Moodle, ovvero il Learning Management System utilizzato presso l'Università di Torino.
Come applicare nella creazione di un corso Moodle le raccomandazioni della RDA (Research Data Alliance) per un set minimo di metadati per armonizzare la ricerca delle risorse formative .
L'esempio di applicazione nella piattaforma del Progetto Europeo Skills4EOSC.
In questa comunicazione presentiamo l'esperienza dell’insegnamento 'Letteratura per l'Infanzia: Storia, Teoria ed Educazione alla Lettura', focalizzandoci su come l'utilizzo di molte attività di Moodle (workshop, compito, feedback, glossario, Open Badge) ha permesso un approccio innovativo. Prove individuali, come la creazione di una infografica e valutazione del lavoro tra pari, prove di gruppo come il 'Magazine digitale', discussioni on line e in classe vedono in tutte le fasi l’integrazione di Moodle con metodologie didattiche attive che mirano a sviluppare il pensiero critico, con un focus sulla produzione editoriale e partecipazione attiva.
Questo intervento vuole illustrare alcune valutazioni, considerazioni e attività ancora in corso per integrare la nota piattaforma di condivisione e gestione video VIMEO all'interno del portafoglio di servizi offerti alla comunità di utenti (docenti, studenti, collaboratori e personale per un totale di circa 100.000 persone) dell'Università di Padova, con una particolare attenzione all'integrazione con le varie piattaforme Moodle in uso in Ateneo.
In un'ottica di ridefinizione e riorganizzazione dell'esperienza legata ai contributi video all'interno delle piattaforme di elearning (ma non solo) dell'Università di Padova, a partire dall'esperienza sviluppata con le soluzioni di Kaltura e la conoscenza delle alternative, il Digital Learning e Multimedia ha iniziato una collaborazione con Vimeo e bdecent, azienda specializzata in soluzioni Moodle, per arrivare ad un'integrazione dei contenuti moderna che risponda alle nuove esigenze degli utenti.
It is essential that students in Teaching Degrees receive training on the Sustainable Development Goals (SDGs) during their university studies, as they will be responsible for educating future generations in the culture of sustainability. This communication describes the implementation and provisional results of a Moodle-enhanced learning situation focusing on the SDGs. The main goals of the learning situation involved discovering the SDGs, reflecting on the role of teachers in achieving the SDGs, designing learning situations for primary school students incorporating at least one SDG and one H5P activity, and improving students’ level of communicative competence. The participants were pre-service teachers enrolled on face-to-face English as a foreign language course at a large Spanish university. Before and after the learning situation, a short test on the SDGs was administered. Participants were also asked to complete a satisfaction survey. The provisional results suggest that the learning situation was successful because the future teachers were motivated, completed the tasks, and improved their knowledge about the SDGs. Moreover, in a follow-up assignment, they were able to design or adapt teaching materials for primary students incorporating at least one SDG and H5P content.
Negli ultimi due decenni il dibattito scientifico relativo alle modalità e agli strumenti per la valutazione degli esiti di apprendimento nei contesti formativi si è focalizzato progressivamente sulla qualità dei feedback proposti dal docente e, ancor più, sull’efficacia legata all’attivo coinvolgimento degli studenti nei processi valutativi. In tal senso, il modello di “valutazione tra pari”, inteso come pratica didattica e formativa, sì è rivelato particolarmente efficace per favorire negli studenti lo sviluppo di processi di analisi, riflessione e autovalutazione per il miglioramento degli apprendimenti.
Il paper presenta un’esperienza di didattica della fisica in un Liceo Scientifico in cui viene proposta un’attività di peer assessment tramite il modulo “Workshop” di Moodle. Per sviluppare il percorso è stata realizzata all'interno della piattaforma Moodle in uso nella scuola da diversi anni un’apposita sezione denominata “i 4 fisici” in cui sono stati inseriti i circa 120 alunni partecipanti provenienti da diversi indirizzi del Liceo Scientifico.
Il compito assegnato agli studenti e da essi valutato è stato diversificato a seconda dell’anno frequentato. Per gli studenti del secondo e terzo anno sono stati assegnati una mappa concettuale con tutti gli argomenti di fisica studiati sino a quel momento e una lezione su un argomento assegnato mentre agli studenti del quarto anno del Liceo Scientifico Quadriennale sono stati assegnati brevi elaborati in merito ai principali argomenti del programma di fisica oggetto del colloquio dell’esame di stato. I criteri di valutazione adottati sono stati differenziati a seconda dell’attività da valutare.
Per valutare la percezione degli studenti in merito al percorso svolto è stato somministrato un questionario di valutazione dai cui risultati si evince una valutazione positiva dell’esperienza da parte loro: il dover fornire un feedback agli altri studenti ha consentito loro di comprendere meglio i concetti presentati durante la lezione ed ha migliorato la loro capacità di giudizio in merito alla propria preparazione.
L’osservazione in classe ha mostrato che la metodologia adottata ha creato un meccanismo positivo di stimolo nel voler svolgere al meglio il compito assegnato ed il dover giudicare il compito altrui ha fatto comprendere agli studenti come migliorare loro stessi. Nello stesso tempo si è vista negli studenti ancora una forte difficoltà nella percezione della propria performance nonché nello svincolare il giudizio sugli elaborati dai rapporti interpersonali tra di essi, quest’osservazione fa propendere per la prossima edizione de “i 4 fisici” per un’assegnazione anonima dei compiti.
Molti corsi universitari italiani prevedono la possibilità di iscriversi agli esami senza frequentare gli insegnamenti. La soluzione progettuale più frequente consiste nella differenziazione dei percorsi di insegnamento/apprendimento per chi studia in autonomia, proponendo, per esempio, la lettura di più testi. Questa apparente flessibilità nella gestione della propria partecipazione alle attività di un corso può configurarsi come dilemma di equità nei corsi che hanno risultati attesi collocati nelle categorie di competenze che caratterizzano i percorsi universitari, per esempio, quelle dell’analisi critica, della progettazione, della comunicazione, delle metodologie. Questo lavoro presenta lo schema progettuale e le strategie di facilitazione adottate in un insegnamento universitario a distanza con l’obiettivo di offrire opportunità di apprendimento con risultati alla pari, tra frequentanti e non frequentanti. L’insegnamento adotta Moodle come ambiente di apprendimento per lo svolgimento delle attività di apprendimento asincrone, valutazione tra pari e checklist, e una piattaforma di videoconferenza per lo svolgimento delle attività di apprendimento sincrone.
In un panorama educativo in continua evoluzione, le università e le strutture di formazione sono costantemente alla ricerca di modi per migliorare l'esperienza di apprendimento degli studenti e aumentare il loro successo accademico. Oltre agli strumenti dedicati al corpo docente, adottare lo strumento più adeguato per accompagnare gli studenti nel loro processo di apprendimento abbinando la loro attitudine digitale, può fare la differenza. Gli appunti sono il binario sul quale viaggia il treno dell’apprendimento di ogni studente. Essi sono fondamentali e svolgono un ruolo centrale nella memorizzazione delle informazioni e nella comprensione dei concetti insegnati dai docenti.
Amanote si integra a Moodle in pochi minuti e gli studenti lo adottano in maniera spontanea e volontaria, dimostrazione del suo reale valore aggiunto e dell’ormai comprovato processo di integrazione facile e leggero.
In pochi minuti Amanote è operativo sull’intera istanza di Moodle e su tutti i file supportati già esistenti, senza necessariamente prevedere della formazione ad hoc. Lo sforzo è minimo e il rendimento è massimo.
Percorreremo insieme lo strumento, l’integrazione e la facilità del processo di adozione.
Il contributo presenta un progetto esplorativo volto a favorire, tramite l’uso di diversi strumenti di Moodle, una didattica orientata alle competenze digitali nella formazione continua degli insegnanti: 1. Competency framework 2. Learning plan 3. Badge. Partendo da un quadro di competenze digitali, ispirato al DigCompEdu, alcuni corsi sviluppati dalla Scuola Universitaria Federale per la Formazione Professionale (SUFFP) e dal Centro di risorse didattiche e digitali (CERDD) del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (DECS) del Canton Ticino sono associati alle competenze inserite nel competency framework. È stato inoltre sviluppato il modello di un learning plan per il docente di scuole post-obbligatorie in Ticino. Infine, l’intero apparato sarà testato con un gruppo pilota di docenti. I risultati della sperimentazione saranno presentati nel corso del Moodle Moot.
L’evoluzione dell’uomo nei diversi millenni è stata costantemente accompagnata dal gioco che esercita sull’individuo un potere molto forte, tanto da essere considerato dagli studiosi come un’esigenza biologica innata. Pur presentando elevate potenzialità nel promuovere apprendimenti significativi, solo recentemente il gioco è stato riconsiderato come strumento e metodologia didattica anche nei contesti universitari. L’articolo descrive un’esperienza di gamification in ambito universitario condotta all’interno di un corso progettato e sviluppato su piattaforma Moodle con l’obiettivo di motivare e coinvolgere maggiormente gli studenti, rendere più accattivanti i contenuti didattici e migliorare le relazioni tra tutti gli attori del processo di apprendimento.
La docimologia si interessa da tempo all’approccio qualitativo delle prove di valutazione degli apprendimenti; e recentemente, tali esigenze qualitative hanno assunto ulteriore importanza durante la crisi sanitaria dovuta al Covid19, dove giocoforza la quasi totalità delle valutazioni sono state condotte sotto forma di “e-assessment”, utilizzando le piattaforme LMS o altri piattaforme specifiche.
Ora che l’emergenza è (si spera definitivamente) passata, e al tempo stesso la cultura dell”e-assessment” ormai globalmente accettata, vale la pena volgere lo sguardo indietro e riflettere sulla pertinenza degli strumenti digitali rispetto alle esigenze di qualità nella valutazione.
Gli aspetti da considerare sono almeno due: da una parte, analizzare i più comuni biais nelle valutazioni (quali ad esempio, la coerenza inter- o intra- correttore, l’effetto sequenza o di stereotipia) e stabilire quali sono gli strumenti digitali capaci di assicurare al tempo stesso i criteri di validità, affidabilità e imparzialità (senza dimenticare l’annoso problema della “economicità”) delle valutazioni; dall’altra, riflettere sulla portata formativa delle prove di valutazione (seppur somministrate in modalità certificativa o sommativa), e parimenti, analizzare quali, fra gli strumenti digitali a disposizione, garantiscano un miglior apporto sotto questo punto di vista.
Restringendo questa analisi alla piattaforma Moodle, e in particolare alla valutazione fra pari realizzabile con l’attività Workshop, il laboratorio pratico qui proposto ha l’obiettivo di mostrare ai partecipanti come – se opportunamente configurato e gestito – questo specifico strumento di valutazione (in cui il soggetto valutato è al tempo stesso valutatore) ha il potenziale per riunire tutti i criteri di qualità sopra citati e universalmente riconosciuti.
Tuttavia, oltre ad un approccio prettamente pratico, il laboratorio sarà anche l’occasione per riflettere più globalmente sulla qualità delle valutazioni (realizzando una sorta di "benchmarking" dei tool Moodle) e sul ruolo del feedback nel processo di apprendimento.
L'utilizzo di risorse digitali nella didattica può migliorare l'accessibilità e l'inclusione degli studenti, offrendo opportunità di assimilazione personalizzate e coinvolgenti.
In un contesto in cui gli stili di apprendimento e le esigenze degli studenti possono variare notevolmente, l’'adattabilità delle risorse digitali è quindi fondamentale per garantire una comprensione efficace e inclusiva.
JoVE, acronimo di "Journal of Visualized Experiments", attraverso video dettagliati, integrabili nelle piattaforme e-learning, che mostrano passo dopo passo come condurre specifici esperimenti scientifici e le metodologie sperimentali, con l’aggiunta di sottotitoli in diverse lingue, narrazioni audio, trascrizioni testuali, ha reso i contenuti accessibili anche a studenti stranieri, impossibilitati a frequentare e con disabilità.
Questo approccio, che è stato condiviso in diversi Atenei (presentazione di casi studio universitari) è stato un’opportunità di accogliere gli studenti che hanno diversi tempi di apprendimento e diverse condizioni di fruizione delle risorse didattiche. Inoltre, grazie all’ausilio di quiz per verificare la comprensione e percorsi di apprendimento personalizzati gli studenti sono riusciti a prepararsi al meglio e recuperare le nozioni di base.
Utilizzare strumenti digitali attraverso una didattica innovativa che ponga un’attenzione all'inclusione e all'accessibilità stimola la curiosità degli studenti e favorisce lo sviluppo delle competenze digitali.
L’innovazione in ambito tecnologico e digitale è spesso accompagnata da un’evoluzione delle metodologie didattiche. Proprio in questi ultimi anni la scuola sta vivendo grandi cambiamenti e sempre più frequentemente le tecniche di insegnamento che vengono adottate sono sostenute da soluzioni digitali. Questo studio descrive una proposta formativa volta a diffondere l’utilizzo del plugin CodeRunner di Moodle per l’apprendimento dei linguaggi di programmazione. La formazione è stata realizzata su varie scuole secondarie di 2° grado, tra istituti tecnici e licei scientifici. Inoltre, a seguito di un’analisi dei risultati e dei feedback ottenuti durante lo svolgimento delle attività, si evidenziano vari vantaggi legati all’adozione di Coderunner, limiti oggettivi e potenziali difficoltà. Sono presi in esame anche vari contesti dove l’utilizzo del plugin possa rilevarsi più efficace in termini di apprendimento, coinvolgimento attivo e valutazione.
L’Università degli Studi di Padova promuove e realizza diversi MOOC in lingua italiana e in inglese. In particolare due MOOC, Botanica zero: come riconoscere le piante e Botanica zero: gli organi delle piante sono stati progettati con una serie di contenuti multimediali e diversi contenuti interattivi realizzati in H5P. Si tratta di due corsi in italiano su piattaforma Moodle, rivolti a tutti coloro che desiderano guardare le piante con attenzione e lasciarsi attrarre dalla loro diversità e al riconoscimento dei principali organi delle piante vascolari. Il nostro contributo mira a mostrare alcuni esempi di contenuti interattivi proposti nei due MOOC, con i quali i partecipanti possono interagire in completa autonomia e ricevere feedback immediati sui loro processi di apprendimento.
Gli studenti di oggi saranno gli uomini/donne di domani e sia se in futuro diverranno
professionisti, sia se svolgeranno attività prettamente manuali, hanno bisogno di
apprendere come pensare creativamente, immergersi senza esitazione in un mondo ad
alto tasso tecnologico, costruire nuove possibilità per sé e per la loro comunità. La qualità
e il successo dell’istruzione universitaria dipendono da molteplici fattori, che vanno da
aspetti meramente organizzativi e logistici (pianificazione dei corsi di studio, disponibilità di
aule, laboratori, strumentazione, etc.) alle competenze sviluppate dagli studenti al termine
del loro percorso di studi. Obiettivo del presente lavoro di ricerca è la costruzione di una
nuova visione di didattica STEAM supportata da nuovi ambienti di apprendimento che
possono arricchire l’esperienza di apprendimento degli studenti del corso di laurea in
“Fisica per la scuola primaria e dell’infanzia” e l’analisi del valore pedagogico degli
strumenti messi a disposizione dalla piattaforma Moodle quando in essa viene
implementata una didattica attiva.
Keywords – e-learning, didattica attiva, gruppo di lavoro, formazione docenti.
Un LMS come Moodle è senz’altro uno strumento irrinunciabile per la progettazione, la realizzazione e la fruizione di corsi on-line e blended.
Per ottenere un corso efficace dal punto di vista della didattica, non basta però conoscere le tecniche per l’implementazione delle molte funzionalità di Moodle, è anche e soprattutto necessario esplorare le metodologie che presiedono all’organizzazione delle informazioni, in modo che siano adeguate all’esperienza formativa che vogliamo proporre.
Quindi bisogna avere qualche cognizione delle neuroscienze applicate al processo di apprendimento, per capire, anche dal punto di vista biologico, in quale modo l’individuo impara e quali possano essere le tecniche per facilitare e rendere duratura l’assimilazione dei contenuti.
Per rendere produttiva la fruizione di corsi online è diventato anche irrinunciabile conoscere e saper applicare i metodi dell’e-learning design e trovare strategie efficaci per utilizzare le metodologie didattiche in modo accattivante e stimolante.
A questo proposito può essere utile la ricerca di Massimiliano Fiorelli (e-Learning Design [1]) che, tenendo conto dei moderni concetti delle teorie dell’apprendimento, propone un’efficace metodologia per strutturare un corso in e-learning.
In questo articolo quindi vengono esplorate velocemente le ultime scoperte delle neuroscienze in fatto di apprendimento, si vedono alcuni modelli per la realizzazione di corsi online e, come esercizio di applicazione, vengono descritte le fasi operative della progettazione e della realizzazione in Moodle di un corso sull’Intelligenza artificiale, che è stato effettivamente erogato ad una classe quinta del liceo scientifico delle scienze applicate.
Il corso descritto nell’ultima parte dell’articolo: “Reti neurali e identificazione dei pattern per quanto riguarda le immagini” è stato progettato anche con riguardo a quanto previsto dal DigCompEdu, il framework elaborato dalla commissione europea, e comprende anche alcune attività che mirano ad evidenziare e potenziale le soft skills, soprattutto per quanto concerne la comunicazione, il lavoro di squadra, la leadership, la gestione del tempo e dello stress e l’auto-motivazione.
Star Words è stato un progetto di Gamification sviluppato nel 2015 che si poneva l’obiettivo di facilitare l’apprendimento delle competenze relative alla suite di Microsoft Office su Moodle. L’utilizzo delle meccaniche e delle regole del gioco erano stati rinforzati dalla scelta di ambientare l’intero corso all’interno dell’universo di Star Wars, saga all’epoca in auge grazie all’uscita del settimo episodio cinematografico. I risultati ottenuti dalla sperimentazione mostrarono l’efficacia del metodo. Tuttavia, l’enorme quantità di tempo profusa nella realizzazione dell’adattamento della trama e dei materiali erogati portarono alla scelta di non replicare l’esperienza con altri temi. L’articolo mostra come l’utilizzo delle Generative AI possa aiutare a superare tale problema, supportando gli insegnanti a realizzare contenuti validi dal punto di vista didattico e narrativo in tempi ridotti così da poter scegliere di anno in anno il tema più attuale e vicino ai propri studenti.
L’Università degli Studi di Milano ha individuato tra le proprie linee strategiche di intervento lo sviluppo e l’adozione di metodologie di insegnamento che mettano lo studente sempre più al centro del processo formativo. Tra le possibili strategie di didattica attiva poste in essere a tal fine rientra il Team-Based Learning™ (TBL). Il presente contributo illustra un’esperienza di implementazione di tale modello con il supporto di tecnologie digitali in insegnamenti di corsi di studio di area sanitaria. Nello specifico verrà illustrato il processo che ha portato alla scelta di attuare il modello del TBL affiancando all’aula fisica un ambiente didattico digitale su piattaforma Moodle e strutturando tale ambiente secondo uno specifico template le cui risorse e attività potessero sostituire i supporti cartacei tradizionalmente usati per la gestione delle attività TBL, mantenendo inalterati i fondamenti del modello e la conseguente sua efficacia ai fini dell’apprendimento degli studenti. Tale template e le indicazioni per il suo utilizzo in attività didattiche TBL saranno resi disponibili alla intera comunità Moodle.
Dal giorno del suo lancio, nel novembre 2022, ChatGPT ha registrato un numero record di utilizzatori. In risposta alle richieste degli educatori, Turnitin ha introdotto la sua funzione di rilevamento della scrittura IA, in modo da identificare probabili somiglianze nelle consegne fatte dagli studenti.
Tuttavia, la scrittura IA non riguarda solo il rilevamento, piuttosto, si presenta come un puzzle multiforme. L'impatto dell'IA sull'istruzione richiede un'integrazione responsabile, nonché un’esplorazione delle sue applicazioni positive. Turnitin considera la scrittura IA come un paesaggio intricato e in evoluzione. È per questo che, in questa sessione, condivideremo il nostro percorso riguardo l’'IA e esamineremo questo tipo di scrittura in modo olistico, mirando a fornire una comprensione completa di questa tecnologia.
Verranno discussi esempi pratici per aiutare istituzioni, amministratori ed educatori a navigare proattivamente nell'ambito dell'IA. Utilizzando gli strumenti giusti, possiamo passare dalla preoccupazione all'apprezzamento del potenziale dell'IA nel supporto all'apprendimento degli studenti e preservando, al contempo, l'integrità accademica. Possiamo sostenere un approccio olistico riguardo al ruolo dell'IA nell'istruzione? Scopriamolo insieme!
Molto è stato scritto negli anni, non ultimo dal sottoscritto, in merito alla possibilità di gestire test di livello con Moodle; al contempo minore attenzione è stata dedicata ai test di piazzamento, utilizzati in molti ambiti e in questo nostro contributo focalizzati sulla valutazione delle competenze pregresse in ambito linguistico.
Nello specifico, la scelta compiuta del Centro Linguistico di Ateneo dell'Università Ca' Foscari Venezia è stata condizionata da una lacuna ancor oggi presente in Moodle, ovvero l'assenza di un reale funzionamento adattivo dei test, incentrato sulle Item Response Theory e che garantisca la valutazione della performance basandosi sulla valutazione di un pool pregresso di elementi, ed in tal senso la scelta è stata quella di ricorrere ad una struttura progressiva, articolata in una serie successiva di quiz organizzati mediante conditional activities.
Trattandosi di una valutazione funzionale all'accesso ai corsi del Centro stesso, si è deciso di mantenere un rigore tipico delle Certificazioni Internazionali mutuandone alcune peculiarità, come ad esempio il doppio ascolto nell'ambito della listening (per il quale si è dovuti ricorrere ad un plugin e ad un codice css ad hoc) o il risultato finale sotto forma di valore affine al Common European Framework of Reference for Languages (CEFR), che in proiezione futura troverà riscontro nel gestionale CLA di Cineca.
Una particolare attenzione sarà infine dedicata ad un progetto sperimentale del Centro, dedicato al servizio di piazzamento per la Lingua dei Segni Italiana.
L'autovalutazione è un tema di crescente interesse nella letteratura sulla didattica. Rappresenta un processo attraverso cui gli studenti riflettono sul proprio apprendimento e identificano i propri punti di forza e di debolezza, per migliorare le proprie capacità e raggiungere i propri obiettivi. Questa ricerca nasce dalla volontà di studiare il processo di autovalutazione in attività di problem solving nell’ambito della matematica con Moodle. Lo studio è stato condotto all’interno del progetto Digital Math Training, analizzando i risultati ottenuti dai 182 partecipanti delle classi terze nella risoluzione di 8 problemi matematici contestualizzati nella realtà con l’Ambiente di Calcolo Evoluto Maple. Utilizzando una griglia comune basata su cinque indicatori, ogni problema, consegnato attraverso l’attività “compito” di Moodle, è stato valutato da un tutor e autovalutato dallo studente, grazie all’attività “questionario” di Moodle. Dalle analisi condotte è emersa una correlazione significativa tra la valutazione dei tutor e l’autovalutazione, che indica che questa metodologia ha aiutato i partecipanti ad autovalutare in modo corretto il proprio lavoro.
Learning Management Systems (LMSs) have become very successful in e-Education but, at the time of writing, there are some important facilities they lack: i) providing full-fledged adaptivity to the level of knowledge of students and ii) providing automatic assistance for evaluators when building an exam. This paper proposes two solutions: “Adaptive Quiz” and “Score Assistant”. An “Adaptive Quiz” is an intelligent quiz whose difficulty changes automatically while the student answers quiz questions. The “Score Assistant” is an intelligent tool able to compute the optimal set of scores to be assigned to every choice of a quiz question. The solutions are based on Answer Set Programming (ASP), a truly declarative programming paradigm proposed in the area of non-monotonic reasoning, logic-programming and Artificial Intelligence. We are presently in the process of developing a Moodle plugin, seamlessly integrating our solutions, to assist educators in evaluating the preparedness of students within the Moodle environment.
Il Report Builder, introdotto come funzionalità nativa di Moodle nella versione 4.0, è un configuratore di report in continua evoluzione. Risponde alle esigenze degli utenti desiderosi di creare dataset personalizzati, aggregando dati selezionati da diversi contesti. È possibile definire chi può consultare i report, sia all'interno che all'esterno dei corsi, e programmare l'invio dei risultati tramite email.
Il tutorial si concentra sull'impatto della configurazione di corsi, ruoli, gruppi e attività sulla raccolta dei dati nei report, con l'obiettivo di prevenire possibili errori o lacune nel monitoraggio e nella ricerca. Saranno presentati esempi pratici di configurazione basati su casi reali complessi.
RISC-V is an open-source Instruction Set Architecture (ISA) designed to be simple, modular, and extensible, making it a versatile choice for a wide range of applications, from embedded systems to supercomputers. It is, therefore, an excellent ISA option for teaching computer architectures and assembly programming, and indeed it is starting to be adopted by a range of textbooks on the topic.
Given the low-level nature of the language, it is usually challenging for students to test the correctness of their code and run their programs in practice. This high entry barrier often results in a difficult learning experience, reducing the effectiveness of the learning process. Often, courses on assembly programming rely on simulators and emulators to expedite the learning curve. While they are effective in removing the complexities of running assembly code on real machines, they still lack mechanisms to provide feedback to students about their projects.
We here describe our experience in teaching Computer Architecture using Moodle. In addition to creating a vast amount of material in the form of classic self-evaluation quizzes, we have developed a pipeline to simplify the preparation of programming exercises using the RISC-V language. Our pipeline allows instructors to prepare questions and unit tests to verify the questions. We have been using this environment at the University of Turin for two academic years, with more than 500 students already using it for both self-study and exams. We describe our tools and initial experience using them. To increase impact, we make the source code and a large database of questions open to the community as open source.
L’Ateneo di Verona ha elaborato un modello dematerializzato di gestione e integrazione del processo di somministrazione delle prove concorsuali scritte, sviluppando – grazie alla collaborazione con l’Università del Piemonte Orientale – una serie di plugin “ad hoc” per Moodle, volti alla strutturazione di un ambiente dedicato debitamente configurato e personalizzato. Tale soluzione ha permesso ottimizzare la gestione delle varie fasi della procedura: da un lato garantendo l’anonimato dei candidati e dall’altro riducendo il consumo di materiale cartaceo. La scelta di sviluppare plugin aggiuntivi è stata fatta nell’ottica di agevolare le modalità di aggiornamento e manutenzione nel tempo della piattaforma Moodle per la gestione delle prove.
L'interfaccia di Moodle permette di creare delle domande in grado di essere poi utilizzate per finalità didattiche molto eterogenee. Un uso poco attento dell'interfaccia, però, permette di introdurre errori ed ingenuità difficili da individuare in un secondo momento; si pensi all'uso di immagini enormi e semplicemente "scalate" oppure in formati poco adatti allo scopo oppure, ancora, alle versioni che si accumulano tra i file incorporati nelle aree di testo. Altri errori, più sottili, riguardano l'attribuzione dei punteggi nelle domande a risposta multipla (volendo eliminare ogni vantaggio dalla scelta a caso oppure nel caso delle opzioni multiple). Questi errori spesso compromettono l'efficienza generale del sistema, la possibilità di condividere le domande oppure di utilizzarle in scenari diversi da quelli per i quali sono state create. Rilevare e correggere gli errori di questo tipo, soprattutto in un database di domande molto grande, è quasi impossibile, sia per quanto riguarda la possibilità di rilevarli sia per la lentezza imposta dalla stessa interfaccia grafica.
Per risolvere un buon numero di questi problemi, si presenta uno script Python in grado di rilevare e "correggere" automaticamente un gran numero di problemi come quelli descritti, modificando il file XML con il quale è possibile esportare ed importare un intero database di domande Moodle.
Il sw verrà rilasciato come open-source e messo a disposizione dei Moodler su una piattaforma di sviluppo collaborativo.
Le competenze digitali rivestono un ruolo cruciale nell'ambito dell'istruzione contemporanea, e Moodle rappresenta una piattaforma di apprendimento online ampiamente utilizzata per agevolare la didattica digitale. Questa sessione esplora l'importanza delle competenze digitali per gli educatori che utilizzano Moodle come strumento didattico nel contesto della scuola. Gli insegnanti devono acquisire competenze digitali specifiche per creare, gestire e personalizzare i corsi su Moodle. La capacità di navigare nella piattaforma, implementare strumenti di valutazione e facilitare la collaborazione online sono fondamentali. Inoltre, l'abilità di utilizzare risorse multimediali e favorire l'interazione degli studenti è centrale per l'efficacia dell'insegnamento con Moodle. Gli interventi di questa sessione inquadrano dapprima il tema sul piano generale, per poi soffermarsi su casi specifici. Di particolare rilievo sarà l'intervento dell'USR della Toscana che presenterà una mappatura degli usi di Moodle nelle scuole toscane.
L’attività Quiz di Moodle è molto efficace, in quanto può soddisfare diverse esigenze didattiche, da semplici test di conoscenza a scelta multipla a compiti complessi di autovalutazione con feedback dettagliati. Questo laboratorio offre una panoramica sulla progettazione e implementazione di test adatti sia pervalutazioni sommative che formative, utilizzando varie tipologie di domande. I partecipanti avranno l'opportunità di apprendere come personalizzare i quiz per adattarli ai bisogni specifici dei loro studenti e come fornire loro feedback immediati ed efficaci. Sarà mostrato inoltre come utilizzare gli strumenti di analisi dei quiz di Moodle, per analizzare le prestazioni degli studenti e identificare punti di forza e di miglioramento, Questo laboratorio sarà un'esperienza pratica, in cui i docenti avranno l'opportunità di creare i propri quiz, ricevere feedback dagli altri partecipanti e collaborare insieme per sviluppare nuove idee e strategie didattiche.
Molti progetti formativi richiedono forme di elaborazione delle attività svolte dai partecipanti non sempre definibili in fase di progettazione.
Utenti diversi possono però partire da una base dati comune (il report dei logs) per effettuare confronti tra dati sfruttando viste interattive e un'interfaccia intuitiva e facilmente customizzabile.
Durante questo breve intervento verranno presentate alcune esperienze di elaborazione dati realizzate con Power BI, tool che permette la visualizzazione dei dati sfruttando le caratteristiche tipiche della business intelligence, senza impattare sulla struttura della piattaforma Moodle.
Questo lavoro nasce nel 2014 dall’esigenza condivisa tra molti atenei che usano Moodle di creare in modo automatico gli insegnamenti esposti nell’offerta formativa dei vari anni accademici.
A questo si è poi aggiunta la necessità di gestire in maniera automatica l’iscrizione degli studenti agli insegnamenti che fanno parte del loro piano di studi o del corso di laurea al quale sono iscritti.
Tutto questo è stato realizzato attraverso l’importante e virtuosa collaborazione di tre tecnici di altrettanti atenei che hanno creato un nuovo blocco di moodle chiamato “Course Fisher” e modificato il plugin di iscrizione “AutoEnrol” e valorizzato in moodle i dati relativi al corso di laurea e al piano di studio degli studenti.
Negli ultimi anni, in seguito alla riorganizzazione e accorpamento dei Moodle di Ateneo all’Università di Padova è nata l’ulteriore esigenza di assegnare input differenti al “Course Fisher” per i vari manager di Categoria di Moodle per permettere loro di creare e gestire solo gli insegnamenti del proprio dipartimento.
Anche il plugin Autoenrol è stato modificato per poter impostare una password di default al metodo di iscrizione spontanea creato di default in ogni corso.
Keywords – offerta formativa, creazione automatica, iscrizione automatica, piano di studi, attributi shibboleth e enrolment, web services, sviluppo/modifica plugin per Moodle
In questo contributo viene illustrato il caso d’uso di una integrazione bidirezionale tra Moodle e un sistema esterno di un ente ospedaliero di grandi dimensioni.
L’integrazione è stata realizzata tramite un database esterno e un plugin sviluppato ad hoc per il colloquio tra Moodle e il sistema esterno.
Nell’ambito di una maggiore integrazione e ottimizzazione dei sistemi, l’Università degli Studi di Firenze ha sviluppato un nuovo servizio che permette ai docenti di richiedere l’attivazione in Moodle dei corsi per i propri insegnamenti. L’applicativo è stato realizzato in modo autonomo, rileva i dati ufficiali dell’offerta formativa ed effettua le necessarie operazioni nella piattaforma Moodle tramite web services. Il flusso di operazioni può essere automatizzato, in tal modo al personale tecnico rimane il compito di verifica delle operazioni svolte e di gestione delle eventuali eccezioni.
Con “Ambiente Digitale di Apprendimento” si intende uno spazio virtuale utile per insegnare, apprendere, sviluppare competenze digitali e svolgere attività didattiche in presenza o online. Esso è costituito da una componente umana, una componente tecnologica e le interrelazioni tra le due. In questo laboratorio verrà mostrato, attraverso suggerimenti ed esempi, come personalizzare un Ambiente Digitale di Apprendimento per coinvolgere attivamente i propri studenti. Quando si utilizza Moodle per la didattica bisogna pensare che rappresenta “solo” una parte della componente tecnologica dell’Ambiente Digitale di Apprendimento. La componente umana è fondamentale così come le interrelazioni tra le due componenti, che devono essere progettate, ricercate ed enfatizzate, per permettere a docenti, tutor e studenti di interagire e collaborare anche al di fuori dei momenti in presenza. Verrà quindi mostrato come sfruttare alcune delle impostazioni di Moodle, come i criteri di completamento e le condizioni di accesso alle risorse e alle attività, i badges, i gruppi e i feedback per coinvolgere attivamente gli utenti e per assottigliare i confini spazio-temporali dell’apprendimento.